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Italia – Vietnam: un potenziale commerciale sempre più importante

FederCamere ha presentato martedì scorso, 12 luglio, il webinar “Focus Vietnam”, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Vietnam (ICHAM), incentrato sulle opportunità offerte dal Paese con la più rapida crescita nel sud-est asiatico. Una conferenza che ha voluto evidenziare il potenziale di sviluppo nella collaborazione commerciale tra Italia e Vietnam. L’incontro ha visto la partecipazione anche del Console Generale d’Italia ad Ho Chi Minh City, Enrico Padula.

A moderare il webinar è stata Giulia Neirone, Responsabile Ufficio Stampa e Relazioni Esterne di FederCamere. Il Presidente di FederCamere, Maurizio Carnevale, ha dato il via alla serie di interventi istituzionali e tecnici.

Il Capo della Sezione Commerciale dell’Ambasciata d’Italia a Hanoi, Francesco Arcuri, ha sottolineato il costante aumento dell’interscambio tra Italia e Vietnam, confermando quest’ultimo come il primo partner commerciale dell’Italia nell’area ASEAN. Il Vietnam è un Paese target per l’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano, tant’è che troviamo un’alta percentuale di imprese italiane ben inserite e apprezzate. Il Vietnam gode di stabilità politica e sociale, presenta una forte competitività nella forza lavoro, possiede una classe media con una capacità di spesa crescente e la sua economia è ben integrata a livello mondiale. Da sottolineare il tasso di crescita del 6% nel 2021, a differenza dell’Italia che non va oltre al 2%.

Di fatto, l’Europa ha colto l’importanza del Vietnam come Paese emergente concludendo un importante Free Trade Agreement che elimina progressivamente la quasi totalità dei dazi e delle tariffe nel commercio bilaterale. Infine, il Console Padula, ha spiegato perché il Consolato Generale opera principalmente a Ho Chi Minh. La provincia della città è la più importante regione economica e assorbe la maggior parte degli investimenti stranieri. Di conseguenza, si tratta di un’area area di grande interesse se si vuole entrare nel mercato vietnamita.

In seguito, è intervenuto il Presidente di ICHAM, il Dott. Michele D’Ercole, che ha sottolineato quanto la Camera di Commercio Italiana in Vietnam sia ben integrata nel territorio data la presenza diretta dei loro soci, e ciò garantisce l’efficienza dei loro servizi. Il Vietnam presenta ampi margini di crescita, dove l’Italia può svolgere un ruolo fondamentale. Sono state messe in luce le opportunità offerte dal settore delle energie rinnovabili e della sostenibilità nel mercato vietnamita, in cui l’Italia può essere leader.

Successivamente, il Segretario Generale di ICHAM, Tran Thanh Quyet, nel suo discorso si è concentrato sugli aspetti più pratici che le aziende italiane devono affrontare, se desiderose di entrare nel mercato del Vietnam. Dopo aver sottolineato i motori di crescita vietnamiti, ha presentato i settori di maggior interesse e con alte potenzialità di crescita: food & beverage, macchinari, arredamento e farmaceutico.

Con il supporto dell’interprete Dott. Vu, il Vice Direttore Generale della Camera di Commercio e Industria del Vietnam (VCCI), il Dott. Huu Nam Nguyen, ha presentato una serie di statistiche per dimostrare il successo dei rapporti commerciali tra Italia e Vietnam. Il ritorno alla normalità dopo la pandemia di COVID-19 ha spinto fortemente l’import ed export tra i due Paesi, con il Vietnam che mira ad attrarre più investimenti possibili. Gli accordi di libero scambio, firmati da Ho Chi Minh City con 54 Paesi, permettono di offrire numerose opportunità in ambito economico, anche per le imprese italiane.

Dopo gli interventi istituzionali e tecnici, è seguita una sessione di dibattito, in cui i relatori hanno risposto alle domande poste dai partecipanti.

Al perché si sconsiglia di operare su molteplici mercati contemporaneamente, domanda derivata dal Corso di Internazionalizzazione d’Impresa, tenutosi nel mese di giugno da FederCamere, il Presidente Carnevale ha risposto che frammentare le quote export su più Paesi comporta numerosi costi commerciali e problematicità. Inizialmente, è meglio concentrarsi su un unico Paese, colmando l’intera nicchia di mercato disponibile.

A Console Padula si è chiesto quale sia il livello di sicurezza generale e sociale del Vietnam: il livello è ottimale, con tassi di criminalità estremamente bassi, conseguenza del fatto che il tasso di istruzione sta crescendo sempre di più.

Segue una terza domanda: “Qual è il livello di rischio in termini di pagamenti da parte delle aziende italiane da e per il Vietnam?”. Il Dott. Arcuri sostiene che è presente molta correttezza tra gli operatori commerciali vietnamiti. Secondo l’esperienza della rappresentanza diplomatica, le problematiche si presentano in casi sporadici, non differenti da quelli che si possono presentare tra operatori italiani.

I partecipanti hanno chiesto come il Vietnam abbia affrontato la pandemia di COVID-19. Il Presidente di ICHAM Dott. D’Ercole e il S.G. Dott. Tran Thanh Quyet sottolineano che il periodo pandemico più buio per il Vietnam è stato il 2021, ma “l’economia ha reagito molto bene e ci sono state misure tali che le aziende hanno continuato a lavorare, quindi l’impatto è stato meno drammatico”, dichiara il Dott. D’Ercole. Il Paese ha solamente implementato rigorose misure per mitigare gli effetti della pandemia, oltre ad agevolazioni su tasse, iva e affitti.

Inoltre, Tran Thanh Quyet ha aggiunto che lo Stato ha emanato un pacchetto di incentivi per imprese operanti in Vietnam, anche a capitale straniero, di oltre 14 miliardi di euro.

A Huu Nam Nguyen è stato chiesto quale sia il settore più rilevante in Vietnam. Secondo il Vice Direttore Generale della VCCI, i più importanti sono: il settore informatico, il settore inerente ai pezzi di ricambio elettronici per telefonia, il settore della pelletteria, del tessile e dell’ittico. Altri punti di forza sono l’export del caffè e degli anacardi.

L’ultima domanda è relativa alla possibilità di costituire una società in Vietnam di totale proprietà italiana o se sia necessario avere un socio locale. D’Ercole garantisce la completa possibilità di costituire una società a capitale straniero, che sia representative office, import-export o manifatturiera.

A chiudere gli interventi tecnici, l’annuncio del Segretario Generale di FederCamere, Vanessa Russano. La piattaforma FederCamere assegnerà un voucher del valore del 50% dei costi totali del programma Partner Finder, un servizio creato per supportare le imprese nell’individuazione dei partner commerciali, includendo anche il monitoraggio dei bandi e delle gare nel Paese target e l’uso gratuito della piattaforma di promozione B2Bitalia.org.

Il Presidente di FederCamere Carnevale, ha concluso il webinar ringraziando i relatori, oltre a tutti partecipanti, sottolineando la grande disponibilità della rappresentanza diplomatica italiana in Vietnam e lo splendido lavoro svolto da ICHAM e da VCCI. Un ultimo saluto è stato rivolto al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a Unioncamere e Assocamerestero per essere stati dei patrocinanti e dei promotori importanti per il lancio della piattaforma FederCamere. Inoltre, ha ricordato il prossimo webinar dedicato all’Ucraina che si terrà a novembre 2022.




(aise)

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