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Investimenti svizzeri in Italia: la CCIS presenta “Made Innovitaly” al WMF di Rimini


In costante aumento l’impegno della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera sul fronte dell’attrazione degli investimenti elvetici verso start-up e scale-up italiane vocate a generare innovazione e sviluppo tecnologico.

A questo proposito la CCIS ha sviluppato il progetto “Made Innovitaly”, un vero e proprio percorso formulato per mettere in comunicazione l’ecosistema delle Start up innovative italiane con potenziali investitori svizzeri (Private equity, family office, business angels, ecc…).

“Madeinnovitaly ha tre obiettivi principali”, spiega Fabrizio Macrì, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, responsabile della Business Unit che si occupa proprio dell’attrazione di Investimenti elvetici verso l’Italia. “In primis aspira a dare agli innovatori e ai founder italiani di realtà ad alto tasso innovativo, la possibilità di accedere alle risorse del Venture capital svizzero e di usarlo come leva per far crescere la propria realtà imprenditoriale”.

“Il secondo obiettivo – continua – è lo sviluppo dei contatti tra realtà innovative più mature (come scale-up e PMI consolidate del Bel Paese) e l’industria svizzera alla ricerca di soluzioni pronte all’uso. Il terzo fronte è legato alla realizzazione di relazioni e network tra i due ecosistemi con l’intento, ad esempio, di sviluppare l’importazione in Italia di best practice svizzere o di dare modo agli investitori svizzeri di accedere più facilmente all’innovazione italiana” conclude Macrì.

La CCIS, avendo captato grandi opportunità e potenziale di crescita per le Piccole realtà imprenditoriali italiane incubatrici di idee e progetti altamente tecnologici, da anni analizza il mercato e monitora le opportunità aperte sul territorio della Confederazione.

I DATI

Secondo lo “Swiss Venture capital report 2022” (realizzato per la Svizzera da startipticker.ch), la Svizzera ha investito 3 miliardi di franchi su start-up e scale up nel corso del 2021, contro il miliardo di euro del mercato italiano. Il volume di investimenti privati svizzeri verso la tecnologia è così elevato da rappresentare una risorsa imperdibile. Tra i molti settori ai quali la Svizzera guarda con interesse, quelli che hanno registrato una crescita di oltre il 30% annuo, sono l’ICT applicato al fintech, il Biotech e le scienze della vita, quello legato al Cleantech e ovviamente l’Healthcare, tematiche care alla Svizzera, sempre più vicina al raggiungimento dell’impatto zero sull’ambiente e al mantenimento di alti standard di servizio verso la persona. Va poi evidenziato il crescente fenomeno della open innovation che premia l’innovazione mirata alla soluzione di problemi concreti, posti da aziende di media e grande dimensione, che esternalizzano sulle start-up la loro ricerca e sviluppo di soluzioni innovative. Questi dati, assumono ancora più valore se si abbinano alla naturale vocazione della Confederazione verso le operazioni finanziarie e l’interesse dimostrato nei confronti dei prodotti tecnologici ed innovativi Made in Italy.

Gli investimenti elvetici sono accentrati geograficamente tra il Canton Zurigo (dove si concentra più di 1/3 degli investimenti totali, pari a 1.2 miliardi di franchi), il Canton Vaud (con 605 miliardi) e il Cantone di Basilea (che vale circa 340 miliardi). Interessanti e in fase di espansione anche gli investimenti provenienti dal Canton Zugo (150 miliardi), dal Ticino (117 miliardi) e dal Canton Lucerna (111 miliardi).

LE PROPOSTE DELLA CCIS

Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e, in parte, vanno ricercate nel fabbisogno industriale di tecnologia che la Svizzera esprime. Un Paese che deve fare i conti con un costo del lavoro altissimo, che ha conseguentemente necessità di recuperare margine e competitività attraverso forti iniezioni di innovazione, che consentano alle sue produzioni di risultare comunque competitive sul mercato, riuscendo a confrontarsi con Paesi che beneficiano di costi produttivi molto più bassi.

La Svizzera quindi, rappresenta un mercato ideale per individuare investitori adatti ad aderire al progetto Made Innovitaly.

A questo proposito, il 17 giugno, Fabrizio Macrì parteciperà al festival dell’innovazione e dell’imprenditoria (WMF) di Rimini. Una vetrina d’eccellenza a cui la CCIS è stata invitata proprio per mettere in risalto l’impegno profuso, continuo ed efficace, verso l’attrazione degli investimenti elvetici ad alto valore aggiunto verso l’Italia.

L’appuntamento, per chi non si trovasse a Riminifiera, è sulla piattaforma ibrida del WMF, alle 9.20. La giornata proseguirà poi con incontri di networking con realtà emergenti del panorama italiano della digitalizzazione, dell’innovazione tecnologica e delle emergenti attività imprenditoriali intente a migliorare il futuro dell’ambiente e dell’umanità. (aise)

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