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“Enchanting Architecture”, la storia della sede dell’IIC a Stoccolma

Il 18 novembre la presentazione del libro a Milano

STOCCOLMA (Svezia) – “Enchanting Architecture” è il titolo di una pubblicazione che racconta la realizzazione della sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, una delle più rappresentative architetture italiane all’estero, progettato e arredato negli anni ’50 da Gio Ponti su impulso dell’ingegnere e industriale Carlo Maurilio Lerici, che ne fu anche il massimo finanziatore. Il libro, pubblicato nel 2021 da 5 Continents Editions e commissionato dallo stesso Istituto Italiano di Cultura, sarà presentato a Milano il prossimo 18 novembre (ore 16) all’ADI Design Museum, nell’ambito di “BookCity Milano”, rassegna che si tiene dal 17 al 21 novembre sostenuta dal Comune di Milano e volta a promuovere il mondo del libro e della lettura, attraverso una serie di incontri a sostegno della letteratura e della cultura.

Anche per l’Istituto di Stoccolma l’anno della pandemia globale ha significato un periodo di repentino adattamento, nel quale tutte le energie e le risorse disponibili, sottratte agli eventi culturali che non potevano più essere svolti in presenza, sono state convogliate nella valorizzazione dell’edificio progettato da Gio Ponti: è nato così “Enchanting Architecture”, il quale, attraverso un percorso di natura sia storica che artistica, narra gli eventi che portarono alla sua realizzazione.

L’idea di Ponti è quella di un’architettura aperta agli stimoli della modernità, alleggerita nelle sue forme e consapevole della sua funzione. Il volume racconta quindi questo pezzo di storia che si esprime in nel dialogo tra due culture, quella italiana e quella svedese, che qui si incontrano e confrontano, ma soprattutto la storia dell’edificio e del progetto di Gio Ponti, che in questa occasione collaborò con l’architetto svedese Ture Wennerholm, oltre che con Pier Luigi Nervi all’ideazione dell’auditorium e con Ferruccio Rossetti all’ampliamento dell’atrio di ingresso. “Enchanting Architecture” – che si apre con le introduzioni di Mario Cospito, Maria Sica e Salvatore Licitra – si compone di una serie di contributi di studiosi e accademici: Antonello Alici, Giovanni Bellucci, Domitilla Dardi, Fulvio Irace, Adriana Rispoli e Fredrick Whitling. L’obiettivo è quello di presentare e approfondire gli aspetti legati alla committenza, alla progettazione e alla realizzazione dell’edificio e del design degli interni. I contributi testuali sono inoltre accompagnati da immagini storiche e riproduzioni di schizzi, progetti e disegni provenienti dall’archivio dell’Istituto. A questo materiale, si aggiunge il nuovo reportage fotografico di Luciano Romano, incentrato sugli elementi architettonici e di design che connotano l’edificio. (Inform)

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