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DA PANETTIERE IN VENETO A IMPRENDITORE IN AUSTRALIA: UNA STORIA DI SUCCESSO FATTA DI ACQUA E FARINA


MELBOURNE - “Arrivato in Australia nel 2008 su un visto vacanza lavoro, oggi Alessandro Moscon gestisce un laboratorio di pane e pasticceria, The Grain Emporium Wholesale, a Caulfield (Melbourne) che dà lavoro a 40 persone”. A raccontarne la storia è Francesca Valdinoci, autrice di un articolo - e di una intervista disponibile in podcast - pubblicato sul portale di SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese. “Alessandro Moscon ha iniziato a fare il pane da adolescente a Conegliano, in Veneto: “Vedevo il panettiere del mio paese sempre stanco morto e lo prendevo in giro dalla mattina alla sera, finché un bel giorno mi disse: “Vieni questa sera a vedere com’è fare il pane, vedrai perché sono sempre stanco”. Sono andato e da quel giorno mi sono innamorato di acqua e farina”, racconta Moscon a SBS Italian. “Quando ho iniziato ero innamorato della notte, del lavorare quando non c’era nessuno in giro, nel silenzio della notte. E poi vedere l’alba, dopo una giornata di lavoro, era un regalo che mi riempiva l’animo”. Una passione che 15 anni dopo lo ha portato ad aprire il suo panificio a Melbourne, The Grain Emporium Wholesale a Clayton, dove impiega 40 persone. Anche se il viaggio da capo panettiere a imprenditore non è stato privo di sfide, l’ascesa è stata piuttosto rapida. Dopo aver girato in lungo e in largo l’Australia grazie ad un visto vacanza lavoro (WHV), Alessandro si stabilisce a Melbourne, dove inizia a lavorare come panettiere. “Sono stato praticamente adottato da una famiglia greca e sono stato assunto a lavorare come capo panettiere nel loro laboratorio”. La ditta familiare aiuta l’italiano a rimanere nel Paese grazie ad una sponsorizzazione, a cui seguono a breve la residenza permanente e poi la cittadinanza. Moscon decide con alcuni soci di aprire il suo business nel 2018: “Per un anno è stata veramente dura, abbiamo lavorato sette giorni su sette, non c’era sabato non c’era domenica. Un periodo terribile insomma, ma dopo un anno le gioie hanno iniziato ad arrivare”. La varietà dei prodotti offerti, la determinazione e la passione per un mestiere che non ha mai cessato di animare Moscon sono state le chiavi del suo successo da imprenditore. “Se fossi rimasto in Italia, non l’avrei mai detto e neppure

di diventare imprenditore un giorno”. “Praticamente vivi alla rovescia: ti svegli a mezzanotte e finisci di lavorare alle 8 del mattino, e dormi di giorno... Non è semplicissimo, io l’ho fatto per 15 anni ma adesso basta la notte non si lavora più”. Durante la pandemia, il laboratorio ha perso il 60% degli incassi nell’arco di due settimane, ma Alessandro non si è dato per vinto e si è reinventato consegnando a domicilio e vendendo, oltre al pane e alla pasticceria, materie prime all’ingrosso: “In questo momento il futuro è un po’ incerto, un giorno siamo aperti l’altro in lockdown, si vive di settimana in settimana””. (aise)


10/03/21

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