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Cittadino canadese/ Studenti italiani a Montréal. Capilli: da Torino alla McGill – di G. Verticchio.



- “Chimico, scienziato dei materiali, ricercatore al post-dottorato, co-fondatore di sevenTM, Gabriele Capilli si è laureato in Chimica ambientale all’Università degli studi di Torino e si definisce un “appassionato della ricerca chimica per un futuro sostenibile”. Nel 2017 approda per la prima volta alla McGill University di Montreal come visiting PhD student, durante il dottorato sempre a Torino in Scienze chimiche e dei materiali. Sarà solo l’inizio del suo percorso alla McGill, dove è tornato infatti per il Post-doc in Materials Engineering”. Ad intervistarlo è stata Giulia Verticchio per il “Cittadino canadese”, settimanale diretto a Montreal da Basilio Giordano.

“Piccolo mondo, scopriamo che Gabriele è tra l’altro nell’equipe di Marta Cerruti del Biointerface Lab, di cui abbiamo parlato nel nostro numero del 1º dicembre 2021 (pag.15). La Prof.ssa Cerruti ci spiegò in quell’occasione che nel suo laboratorio si studia l’interazione tra i materiali sintetici e gli organismi biologici su cui vengono applicati clinicamente, collaborando quindi con biologi e medici.

Anche Gabriele ultimamente si è infatti dedicato allo studio dei rivestimenti in tessuto antivirali per dispositivi di protezione individuale ad alta efficacia (per il Covid-19). Durante la pandemia hanno sviluppato uno spray per rendere le superfici antibatteriche, per uccidere il virus sui materiali. Il Cittadino Canadese lo ha incontrato.

“Durante i miei studi ho progettato e sintetizzato materiali innovativi per il risanamento ambientale, ovvero la decontaminazione dell'acqua alla luce solare. Ho acquisito una certa esperienza nei settori dell'energia verde, del risanamento dell'acqua, dell'accumulo di energia, dei nano-materiali, dei processi foto-indotti, dell'elettrochimica, dei biopolimeri e della segnalazione cellulare. Ho sempre studiato i semiconduttori organici e i materiali ibridi per applicazioni analitiche e ambientali. In sintesi, mi occupo di materiali per l’energia solare (come il fotovoltaico) e per catalizzare delle reazioni chimiche, di applicazioni di materiali fotosensibili, per depurare le acque da microplastiche, pesticidi, prodotti farmaceutici… studio dei prototipi per i trattamenti di depurazione avanzata. La McGill è davvero un’ottima Università, si lavora bene. Poi adoro Montreal, così libera e multiculturale. Io mi definisco ‘ricercatore’, nel senso di una persona che cerca, non solo nella scienza… quello che ho fatto è un po’ la mia corazza, ma anche la mia gabbia”.

Oltre alla scienza infatti, Gabriele ha una passione per il teatro.

“Parallelamente alla mia pratica di chimico, ho sviluppato presto il mio lato artistico come ballerino professionista e attore e mi sono esibito per 10 anni per alcune compagnie di danza italiane. Sono state anche in gruppo di circensi.

Per il Teatro Stabile di Torino ho poi insegnato recitazione a bambini e ragazzi, portandoli in tournèe con uno spettacolo in giro per l’Italia”. Quanto a sogni e progetti per il futuro…: “Vorrei una famiglia, una vita normale… dei soldi…! In Israele il 4% del PIL è speso in ricerca… In Italia? L’1%. La società è miope, non spende su questo. Un anno fa mi sono lanciato in un progetto mio, industriale, insieme ad altri chimici e esperti informatici, tra Stati Uniti e Toronto. Si chiama ‘sevenTM’ e riguarda un software che usa intelligenza artificiale e chimica meccanica quantistica, chimica computazionale, per prevedere le tossicità dei farmaci… questo del modellizzare proteine con un computer è un mercato in crescita, per evitare la sperimentazione animale e umana.

Il computer trova dei punti, fa dei calcoli, su milioni di molecole, elabora tanti dati e ti trova la molecola giusta, che poi viene testata sull’uomo… è però ancora un progetto embrionale””. (aise)

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