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Borse Mario Olla: in regione il secondo gruppo di ragazzi toscani da Brasile e Argentina

FIRENZE - È arrivato un mese fa a Firenze il secondo gruppo di ragazze e ragazzi beneficiari dell’edizione 21/22 delle Borse Mario Olla, sostegno economico per la formazione professionale che da tempo la Regione Toscana-Giovanisì riserva ai giovani di altri paesi, ma con radici toscane, per contribuire al recupero e alla diffusione della memoria storica dell’emigrazione toscana del mondo. Il gruppo, che resterà in Toscana fino al prossimo dicembre, è composto da otto ragazze e ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, provenienti da Argentina e Brasile. Come tutti gli altri 12 beneficiari delle borse 21/22, che hanno concluso la loro esperienza prima dell’estate, i ragazzi sono impegnati in un percorso di formazione di 90 giorni durante il quale vengono coinvolti in stage in aziende della Regione, per conoscere da vicino i luoghi in cui affondano le proprie radici senza dimenticare di imparare o perfezionare il loro italiano. Numerose le aziende e gli enti che stanno ospitando i giovani corregionali, dai settori della grafica e del marketing, alla promozione economica, al restauro, alla moda e design, alla viticoltura. I moduli formativi prevedono, oltre a corsi di lingua italiana, lezioni e tirocini in azienda su industria 4.0 e imprenditorialità smart, nonché tour di artigianato artistico per conoscere i mestieri artigiani e artistici del “fatto a mano made in Italy”. Le borse di formazione “Mario Olla” sono un progetto formativo promosso nell’ambito delle politiche della Regione Toscana a favore dei Toscani nel Mondo e rientrano tra le opportunità di Giovanisì il progetto regionale per l’autonomia dei giovani. L’iniziativa ha avuto inizio nel 1997, si sono svolte 20 edizioni e 197 sono stati gli stagisti formati nel corso degli anni. Le borse prendono il nome da Mario Olla, il consigliere regionale che sul finire degli anni ‘70 aprì la strada alla nascita degli organismi regionali di rappresentanza dei toscani all’estero. Oggi, dopo la riforma della normativa regionale in materia nel 2020, quell’organismo è denominato “Consiglio dei Toscani nel mondo”, che è stato costituito con Decreto del Presidente della Giunta regionale il primo settembre scorso ed è in attesa della sua prima convocazione. Secondo gli ultimi dati disponibili, i Toscani nel mondo, stabilmente o temporaneamente residenti, sono una porzione non trascurabile del totale della popolazione regionale con netta prevalenza di presenze in Europa e in Sud America. Al 31 dicembre 2021, gli iscritti all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero nei comuni toscani sono in totale 205.582, con incidenza del 5,5% rispetto alla popolazione residente. A questi dati si aggiungono i cosiddetti “oriundi toscani”, ossia i figli, i nipoti ed i pronipoti dei corregionali toscani emigrati all’estero nei decenni passati e che non hanno più la cittadinanza italiana, ma che costituiscono, in molti casi, l’ossatura delle associazioni dei Toscani nel Mondo, in particolare in Sud America. L’organizzazione delle borse “Mario Olla” è curata dall’agenzia formativa Cedit, attraverso il progetto Memory of one’s tuscan roots, in collaborazione con Confartigianato Toscana.

(aise)

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