- Nasce una nuova importante realtà per raccontare l’Italia in Cina. Sabato prossimo, 20 novembre, sarà inaugurata la nuova sede dell’Istituto Italiano OBOR che opererà all’interno del Sino-Italian Culture and Art Center, uno spazio dedicato alla cooperazione culturale Italia-Cina nella splendida cornice del Xiangshan art Commune di Hangzhou.
La nuova sede andrà ad arricchire il network dell’istituto, che, con oltre 50 organizzazioni partner e oltre 100 advisor tra Italia e Cina, rappresenta il più grande network italiano per la creazione di relazioni commerciali sul mercato della Nuova Via della Seta e che dispone di uffici in molti altri centri cinesi, come Pechino, Shanghai, Hohhot, Chongquin e Xi’An.
La città di Hangzhou e la location scelta per ospitare la sede, patrocinata dal China Academy of Arts, testimoniano non solo l’interesse che la Cina ha sempre manifestato verso la cultura italiana, ma anche la vicinanza e il dialogo costante tra i due Paesi.
La città ha molti collegamenti con l’Italia, testimoniati dal racconto di Marco Polo, che la definisce “la più nobile città del mondo e la migliore”, e dagli scritti dal gesuita-scienziato Matteo Ricci. Oggi la città rappresenta non solo un centro di propagazione culturale, ma anche un polo commerciale strategico per il Made in Italy, poiché sede di moltissime aziende leader nel campo tecnologico, informatico e logistico.
Anche l’Istituto Italiano OBOR è molto legato ad Hangzhou, che, nel 2019, è stata una delle principali tappe di presentazione della “Belt and Road Exhibition”, il grande evento italiano dedicato ai rapporti commerciali e culturali con i Paesi della Belt and Road Initiative che, dopo il grande interesse riscontrato nel 2021, tornerà con la terza edizione a parlare di cultura, turismo e lifestyle.
“Noi dell’Istituto Italiano OBOR crediamo che solo la conoscenza, data dalla cooperazione culturale, reciproca possa condurre a un vero e proprio processo di pacificazione tra i popoli e alla creazione di legami stabili tra Paesi”, le parole di Michele De Gasperis, Presidente dell’Istituto Italiano OBOR. “Per questo, siamo lieti di poter inaugurare una nuova sede del nostro istituto, gestita da una nostra manager di grande esperienza, Francesca Huang, non solo all’interno di un centro che celebra l’arte e il patrimonio italiano, ma anche in una città che rappresenta come l’incontro tra le nostre culture possa portare alla creazione di un nuovo futuro condiviso”.
La scelta dell’Istituto di operare da protagonista all’interno del “Sino-Italian Culture and Art Center”, dunque, è la sintesi perfetta di questo principio, poiché il centro non solo accoglie nelle sue sale opere italiane o mostre di artisti che vi trovano ispirazione, ma promuove attivamente scambi culturali, corsi di studio sul patrimonio culturale del nostro Paese e incontri tra maestri italiani e cinesi.
L’apertura di una sede all’interno di un polo artistico e culturale come quello di Hangzhou, nonostante l’effetto della pandemia, assume, inoltre, ancor più significato in vista dell’apertura dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia Cina nel 2022, un ulteriore tassello che fortificherà la già solida collaborazione sul tema tra i due Paesi, che contano il più alto numero di siti Unesco al Mondo.
Una grande opportunità che la rete dell’Istituto Italiano OBOR, arricchita dalla sede di Hangzhou, sarà pronta ad intercettare per le aziende italiane desiderose di interfacciarsi o accedere a un mercato in continua evoluzione e crescita come quello cinese. (aise)
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