Il 17 e il 23 gennaio . Evento segnalato dall’Istituto Italiano di Cultura
AMBURGO – “Amara terra mia- Mein bitteres land”: il documentario del 2020 di Eduard Erne, Dania Hohmann e Ulrich Waller sarà proiettato al cinema Zeise Kino di Amburgo – in tedesco e in italiano (con sottotitoli in tedesco) il 17 gennaio (ore 20) e il 23 gennaio (ore11) in presenza della regia e con ospiti. L’evento è segnalato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo sul suo sito: “‘Studiate una lingua e andatevene!’ Così il premier italiano De Gasperi, nei primi anni 50, spinse i giovani dell‘Italia centrale e meridionale a lasciare la loro terra per cercare fortuna in terra straniera. L‘Italia non riusciva più a sfamarli. Tanti di loro arrivarono in Germania come “Gastarbeiter”, lavoratori ospiti. Che cosa hanno vissuto quando sono arrivati, com’è stata allora la “Willkommenskultur”, la cultura d‘accoglienza? Come è stato per loro dover lasciare la famiglia, la patria e la propria lingua? Il docufilm cerca di dare una risposta a queste domande sulla base della storia fittizia di un migrante toscano. Due donne (rappresentate da Adriana Altaras e Daniela Morozzi) si trovano a Wolfsburg per ritirare le ceneri del padre deceduto. Che siano sorellastre, che il loro padre avesse due famiglie, una in Germania e l’altra in Italia, lo scoprono solo sul momento. Insieme si mettono in viaggio verso la casa natale del padre. Lì rivivono le tappe più importanti della sua vita vissuta tra due paesi e due culture. I racconti dei testimoni della prima e seconda generazione di lavoratori emigrati a Wolfsburg Rocco Artale, Lorenzo Annese, Antonino Spinello e Luigi Cavallo e il materiale documentario dagli anni 60 completano il lavoro di Eduard Erne, Dania Hohmann e Ulrich Waller. L’integrazione degli italiani, oggi considerata riuscita, ha incontrato molte difficoltà iniziali. Pregiudizi come: “Gli italiani sono inaffidabili e lesti con i coltelli”, “ci hanno traditi durante la guerra”, erano diffusi e ricordano discussioni del tutto simili in seguito all’ondata di rifugiati del 2015. Il film si basa sul dramma “La grande gelata/Der grosse frost”, un progetto teatrale sugli emigranti italiani in Germania di Matteo Marsan/Dania Hohmann/Ulrich Waller. (testo: Teatro Vittorio Alfieri)”. (Inform)
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