Una mostra retrospettiva dedicata all’artista italo-albanese Adrian Paci dal titolo “Still Voices” sarà inaugurata il prossimo 11 febbraio all’Haifa Museum of Art. L’esposizione, che sarà aperta ai visitatori fino al 25 giugno 2022 e che è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Haifa, presenta una panoramica completa delle video installazioni di Paci, a partire dai suoi primi lavori del 1997.
Il fulcro della mostra è la video installazione a cinque canali “Broken words”, che ritrae cinque profughi, intervistati da Paci vicino Beirut, dopo la loro fuga dalla guerra in Siria. L’installazione trasmette i racconti in arabo dei cinque protagonisti; Paci ha modificato ogni video per presentare solo i momenti in cui i rifugiati smettono di parlare, creando una desincronizzazione tra ciò che si sente e ciò che vede. Le voci dei profughi si mescolano nell’installazione in un coro cacofonico, complicando la comprensione testuale della storia. Le loro storie non possono essere ascoltate ma possono essere lette dai loro volti, attraverso le emozioni che trasmettono.
Adrian Paci è nato a Shkodër, Albania, nel 1969 ed è immigrato in Italia nel 1997. Da oltre due decenni artista di primo piano nella scena dell’arte contemporanea, Paci riflette e commenta con sensibilità e con una voce umanamente unica gli attuali sconvolgimenti politici e sociali. (aise)
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