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Accordo del Consiglio dell’Ue per rafforzare il coordinamento sui viaggi in sicurezza nell’Unione


COMMISSIONE EUROPEA

La commissaria per la Salute Stella Kyriakides e il commissario per la Giustizia Didier Reynders per una semplificazione delle misure di viaggio all’interno dell’Ue

I ministri dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sull’aggiornamento delle norme per agevolare la libera circolazione in sicurezza nell’Unione durante la pandemia di Covid-19. Questo accordo fa seguito alla proposta della Commissione del 25 novembre 2021.

Soddisfatti per l’intesa raggiunta da parte del Consiglio, la commissaria per la Salute Stella Kyriakides e il commissario per la Giustizia Didier Reynders, che hanno ricordato che: “da quando è iniziata la pandemia abbiamo proposto soluzioni volte a salvaguardare e agevolare la libera circolazione in sicurezza nel contesto delle misure sanitarie rese necessarie dalla propagazione del virus”. “È stato essenziale – aggiungono – uno stretto coordinamento a livello dell’UE, non solo per il funzionamento del mercato unico, ma soprattutto per garantire chiarezza e sicurezza a chi viaggia all’interno dell’UE. Affinché i nostri cittadini possano viaggiare in sicurezza è fondamentale garantire loro chiarezza e prevedibilità attraverso il nostro certificato Covid digitale dell’UE, ormai consolidato e di grande successo. Gli oltre 1,2 miliardi di certificati rilasciati testimoniano l’efficacia di questo strumento, che è stato introdotto in tutta l’UE e su scala mondiale: un successo europeo che è diventato globale”.

“Oggi gli Stati membri hanno riconfermato che in linea di principio il possesso di un certificato Covid digitale dell’UE valido dovrebbe essere sufficiente per viaggiare durante la pandemia. Questo accordo pone quindi il certificato Covid digitale dell’UE al centro del nostro approccio coordinato. È importante che gli Stati membri diano seguito a tale accordo e attuino senza indugio le norme concordate. Ciascuno Stato membro decide in base alle circostanze che si trova ad affrontare. Tuttavia la variante Omicron si è ormai diffusa in tutta Europa – sottolineano Kyriakides e Reynders – ed è giunto il momento di valutare l’interruzione delle misure di viaggio supplementari introdotte da alcuni Stati membri nelle ultime settimane, che hanno reso i viaggi nell’UE più complicati e meno pianificabili. Invitiamo ora tutti gli Stati membri ad attuare rapidamente le norme comuni per garantire coordinamento e chiarezza per i nostri cittadini e per i viaggiatori”. (Inform)

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