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A lavoro per le imprese italiane a Singapore: a colloquio con il Presidente della ICCS Gionata Bosco

Per le imprese che puntano al sud est asiatico, Singapore è davvero “a place to be”. Lo conferma Gionata Bosco, dal marzo scorso presidente della Camera di Commercio Italiana a Singapore (ICCS), che l’Aise ha sentito a pochi giorni dalla visita ufficiale del Ministro degli esteri Di Maio nella città-stato.

Una vista che ha rappresentato un “segnale molto importante per le imprese italiane a Singapore e nel Sud est asiatico”, sottolinea Bosco, perché “gli imprenditori e i professionisti italiani hanno bisogno della presenza delle istituzioni italiane”; ma anche “per le autorità singaporiane: avere un Ministro degli esteri in visita ha sicuramente un impatto importante”, anche alla luce dei grossi investimenti di fondi singaporiani nelle imprese di casa nostra, come quello di Gic, il fondo sovrano di Singapore, che ha acquistato il 7% di Intercos, o del Grow Capital Global che ha acquisito Conbipel lo scorso maggio.

“Voglio ringraziare l’Ambasciatore italiano Mario Vattani per il grande lavoro svolto nella sua organizzazione”, continua Bosco, che con la Camera di Commercio ha ospitato il ministro ad un pranzo di lavoro con le imprese italiane, cui ha partecipato anche la Deputy Secretary del Ministry of Trade and Industry (MTI), Jane Lim.

Nel futuro della ICCS c’è ancora molta promozione delle imprese e dei prodotti italiani, soprattutto nell’e-commerce.

“Durante la pandemia – ricorda Bosco – abbiamo attivato il “Progetto e-commerce”: la camera ha creato una piattaforma, che si chiama “Italian Gallery” attraverso cui aziende italiane possono vendere i loro prodotti all’interno di Lazada, parte di Alibaba, e Shopee, Fairprice e Redmart. Ad oggi sono 50 le aziende italiane coinvolte”, pronte a cogliere le opportunità del mercato singaporiano in questa, soprattutto in questa fase post-pandemica.

Nell’area del sud est asiatico e a Singapore in particolare “la ripresa è abbastanza trasversale”, conferma Bosco che, da General Manager di Vimar Asia Pacific Pte Ltd, è testimone della “grande richiesta” nel settore costruzioni. “Molti progetti bloccati durante pandemia sono ripartiti. L’immobiliare, è noto, traina molto le varie economie”, dunque “per le aziende italiane ci sono moltissime opportunità”.

Anche perché, aggiunge, Singapore “è un hub sempre più importante per l’Asean Pacific, anche alla luce di quanto accaduto ad Hong Kong, da dove molte imprese e professionisti si stanno trasferendo qui”. Si può dire, dunque, che nella regione ci siano due “mega hub”, “Singapore per l’Asean e Shanghai per la Cina. Durante la pandemia molti stranieri sono andati via da Singapore e invece adesso c’è un flusso molto dinamico, la città si è ripresa molto bene”.

In questa scia si inseriscono le prossime attività della Camera: “ci sono molte missioni in programma” e “incontri importanti già nei prossimi mesi. Primo tra tutti quello con il Ministro del Trade and Industry Iswaran (Trade Relations) che incontrerà la Camera e i suoi soci a settembre per un confronto su come facilitare le opportunità di business” tra i due Paesi. D’altronde la missione della Camera di Commercio è “bilaterale”, conclude Bosco. “Supportiamo le aziende italiane che vogliono venire ad investire qui a Singapore e, allo stesso tempo, facilitiamo le aziende singaporiane che vogliono espandere il proprio business in Italia”.




(aise)

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