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2021 SOTTO LO SGUARDO DEL POETA - DI NELLO GARGIULO


SANTIAGO - “Siamo nel 2021, anno dedicato in modo speciale a Dante Alighieri nel settimo centenario della morte e per questo ogni spazio culturale, anche quando non fosse dedicato direttamente a lui, dovrebbe avere sempre un riferimento alla sua figura e al significato storico di questa celebrazione che avviene in una situazione speciale, con la pandemia ancora in corso. Lo sguardo del Poeta che porta valori e dà senso all’esistenza umana”. Parte da queste riflessioni l’articolo a firma del consigliere CGIE Nello Gargiulo pubblicato nell’ultimo numero del giornale italocileno Presenza. Riflessioni che traggono spunto dagli interventi in videoconferenza tenuti in queste settimane proprio dal CGIE e riprese nell’incontro annuale di coordinamento con Consoli e Vice-Consoli onorari del Cile, promosso dalla Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d’Italia in Cile. Parlando di lingua italiana, Gargiulo riporta “quanto abbiamo constatato da informazioni raccolte dall’IIC e Comitati della Dante Alighieri: in quello di Santiago il numero dei partecipanti ai corsi si è più che raddoppiato. Sono corsi in prevalenza di livello A1 e A2, senza trascurare quelli B1 soprattutto per studi in Italia e come requisito di cittadinanza non in linea Ius Sanguinis. Vi sono stati alunni B2 e simbolicamente anche qualche C1. Qualità e certificazione per moltiplicare la diffusione. Come organi di rappresentanza della comunità italiana, Comites e CGIE, sia di cittadini con doppia appartenenza sia di quelli in divenire, cioè candidati alla cittadinanza, insieme al Consolato e al mondo associativo, nell’anno del Poeta, pensiamo abbia senso fare una campagna di stimolo per accompagnare i viaggi giuridici e legali del diritto di cittadinanza e dei diritti civili, con il “dovere morale” di arricchire questo processo con la frequenza almeno di un corso di lingua italiana di livello A1 presso Istituzioni ed Enti gestori della lingua italiana accreditati in Consolato. L’italiano che dà senso civico al passaporto italiano. Dante ha molto da insegnare al mondo intero, come sosteneva lo scrittore Jorge Luis Borges, che riconosceva nel poeta una grande capacità di comunicazione, la coerenza di vita e l’insegnamento della metafora di ogni terzina. Utile è stimolare la conoscenza della sua figura, il suo stile, il contesto storico ma soprattutto i messaggi chiave del suo pensiero che ancora sfidano i tempi quando l’umanità intera vive lo smarrimento provocato dagli squilibri eco-sistemici e una inattesa pandemia anch’essa allineata con i canoni della globalizzazione. Gli esperti e appassionati di Dante potranno collegarsi e farsi promotori della realizzazione di una “unità di studio sul Poeta” e farla circolare a partire dai nostri ambienti di studio della lingua italiana: corsi delle associazioni, sul Web, nelle aule scolastiche, nelle Cattedre e negli spazi universitari del paese, che si stanno aprendo allo studio dell’italiano. La lingua e la cultura italiana viaggiano insieme”. (aise)


25/02/2021

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