top of page

PENSIONI: A GENNAIO 17,7 MLN PER 218,6 MLD EURO A 58,4% delle pensioni importo inferiore a 750 EURO



Roma, 23 mar - Le pensioni vigenti all’1 gennaio scorso sono 17.749.278, di cui 13.766.604 (il 77,6%) di natura previdenziale e 3.982.674 (il 22,4%) di natura assistenziale.

Lo rende noto l’Inps. L’importo complessivo annuo è pari a 218,6 miliardi di euro, di cui 195,4 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 23,2 miliardi da quelle assistenziali. Il 48,4% delle pensioni è in carico alle gestioni dei dipendenti privati: quella di maggior rilievo è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 45,8% del complesso delle pensioni erogate e il 58,7% degli importi in pagamento.

Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,2% delle pensioni per un importo in pagamento pari al 24,3% del totale, mentre le gestioni assistenziali erogano il 22,4% delle prestazioni, con un importo in pagamento pari al 10,6% del totale.

Nel 2021 sono state liquidate 1.315.171 pensioni, il 44,2% delle quali di natura assistenziale.

Gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2021 ammontano a 14,1 miliardi di euro, che rappresentano circa il 6,5% dell’importo complessivo annuo in pagamento all’1 gennaio 2022.

Le prestazioni di tipo previdenziale sono costituite per il 68,0% da pensioni di vecchiaia, di cui poco più della metà (57,2%) erogate a uomini, per il 5,7% da pensioni di invalidità previdenziale di cui il 55,5% erogato a maschi e per il 26,3% da pensioni ai superstiti, che presentano un tasso di mascolinità pari al 12,3%. Circa il 75,1% delle pensioni di anzianità/anticipate sono erogate a uomini, mentre tale percentuale si abbassa al 37,1% per le pensioni della sottocategoria vecchiaia.

Anche nell’invalidità previdenziale (legge 222/84) c’è una preponderanza maschile: il 65,3% per l’assegno di invalidità e il 69,8% per la pensione di inabilità.

Le pensioni di invalidità decorrenti prima della legge 222/84 avevano un tasso di mascolinità del 31,9%, dovuto all’età elevata dei titolari di queste prestazioni e alla maggiore longevità delle donne.

Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 20,3% da pensioni e assegni sociali, di cui il 37,3% erogate a uomini; il restante 79,7% delle prestazioni sono erogate ad invalidi civili sotto forma di pensione e/o indennità, con un indice di mascolinità del 41,3%. Riguardo le pensioni previdenziali liquidate nel 2021, il 60,4% del totale è costituito da pensioni di vecchiaia, il 7,4% da quelle di invalidità previdenziale e il 32,3% da quelle ai superstiti.

Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 6,7% da assegni sociali e per il 93,3% da prestazioni di invalidità civile.

Considerando invece gli invalidi civili per composizione dell’importo, il numero è di 601.298 sole pensioni, 1.771.213 sole indennità e 401.029 pensioni e indennità di accompagnamento insieme, per un totale complessivo di 2.773.540 invalidi civili. Dall’analisi della distribuzione territoriale, l’area geografica con la percentuale più alta di prestazioni pensionistiche è l’Italia settentrionale, con il 47,85%; al Centro viene erogato il 19,31% delle pensioni, mentre in Italia meridionale e nelle Isole il 30,77%; il restante 2,06% (366.226 pensioni) è erogato a soggetti residenti all’estero.

Il Nord ha un numero di pensioni per residente maggiore per le categorie vecchiaia e superstiti, seguito dal Centro e dal Mezzogiorno, mentre l’ordine si inverte per le pensioni di categoria invalidità previdenziale e per le prestazioni assistenziali.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale degli importi erogati, il 55,2% delle somme stanziate a inizio anno sono destinate all’Italia settentrionale (per la vecchiaia la percentuale passa al 60,2%), il 24,4% all’Italia meridionale e le Isole (per pensioni e assegni sociali la percentuale passa al 55,4%), il 19,7% all’Italia centrale ed infine lo 0,7% a soggetti residenti all’estero.

L’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.285,44 euro, con un valore più elevato nel settentrione (1.379,92 euro).

L’analisi della distribuzione per età evidenzia una età media dei pensionati di 74,1 anni, con una differenza tra i due generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne).

Analizzando la distribuzione per classi di importo mensile delle pensioni, si osserva una forte concentrazione nelle classi basse.

Infatti, il 58,4% delle pensioni ha un importo inferiore a 750,00 euro.

Questa percentuale, che per le donne raggiunge il 71,1%, costituisce solo una misura indicativa della “povertà”, per il fatto che molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi.

(© 9Colonne - IESTV.TV )

Komentarze


Gruppo Facebook ITALIANI ALL'ESTERO TV

Gruppo Facebook ITALIANI ALL'ESTERO TV

Gruppo Facebook ITALIANI ALL'ESTERO TV

ULTIME news TV

ULTIME news TV

RASSEGNE STAMPA ITALIANI ALL'ESTERO TV

EUROPA

EUROPA

CATEGORIA INFORMAZIONI ITALIANI ALL'ESTERO EUROPA

AMERICA NORD

AMERICA NORD

Categoria AMERICA NORD clic su foto

AMERICA SUD

AMERICA SUD

Categoria SUD AMERICA

  • Facebook Classic
  • Twitter Classic
  • c-youtube
EUROPA
AMERICA DEL SUD
NORD AMERICA
AFRICA
S.O.S
logo-italiani-all-estero-2.png
bottom of page