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Banuu: siglato accordo tra Università di Bologna e Iraq su archeologia e beni culturali


È stato firmato questa mattina, 24 novembre, dal Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, e dai rappresentati iracheni l’accordo per il progetto Banuu, finalizzato a migliorare e incrementare l’occupabilità degli studenti di ambito umanistico in Iraq, attraverso la creazione di nuovi percorsi di cooperazione tra le università irachene e attori pubblico-privati.

All’incontro, nella sala dell’VIII Centenario, presso Palazzo Poggi a Bologna, erano presenti la Prorettrice alle Relazioni Internazionali, Raffaella Campaner, il prof. Nicolò Marchetti, coordinatore del progetto Banuu presso il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna, e la delegazione proveniente da Mosul composta da Nabeel Kadhim Abid Al-Sahib Al-Azraqi, Ministro dell’Istruzione Superiore e della Ricerca iracheno, Hazeem Baqer Taher, Direttore Generale delle Relazioni Internazionali e delle Borse di Studio, Kossay Kamalaldeen Dawod Al-Ahmady, Presidente dell’Università di Mosul, Yasmin Abdulkareem Mohammed Ali Jasim, Dean del College di Archeologia dell’Università di Mosul, Zaid Tarik Mohammed Al-Ani, primo segreterio dell’ambasciata irachena in Italia.

Nel complesso, il partenariato del progetto “Banuu - Designing new pathways for employability and entrepreneurship of Iraqi students in Archaeology and Cultural Heritage” comprende – oltre all’Università di Bologna - la Koc University, il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino (CRAST), il Ministero dell’Istruzione Superiore e della Ricerca iracheno, l'Università di Baghdad, l'Università di Kufa, l'Università di Al-Qadisiyah e l'Università di Mosul.

Finanziato nell’ambito dell’Erasmus+ con oltre 950mila euro, di cui 208mila per l’Alma Mater, Banuu mira a un intervento di carattere strutturale che conduca alla creazione, entro gennaio 2023, di un quadro nazionale di riferimento per la progettazione e l’erogazione di tirocini formativi in archeologia e conservazione del patrimonio culturale nei curricula accademici di riferimento, nonché alla formulazione di un contesto normativo e amministrativo atto a favorire le collaborazioni tra le università irachene e partner dei settori pubblico e privato.

Il progetto prevede inoltre la creazione di percorsi didattico-formativi volti a rafforzare le “transversal skills” degli studenti iracheni, la rielaborazione dei risultati di apprendimento di corsi di laurea di primo e secondo ciclo delle università irachene, anche attraverso il coinvolgimento di attori esterni, per favorire l’occupabilità degli iscritti nell’ambito dell’archeologia preventiva, della gestione e promozione del patrimonio archeologico. (aise)

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