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LA VARIANTE DELTA FRENA IL RITMO DI CRESCITA CONTINENTALE


Il quotidiano online di Bruxelles Eunews analizza gli scenari di ripresa economici minati dalla variante Delta del coronavirus. Per la prima testata italiana con redazione centrale a Bruxelles e un ufficio di corrispondenza a Roma, Milano e altre capitali europee, nell’Eurozona il valore si attesta su 59,5 punti, in diminuzione rispetto ai 60,2 punti di luglio. Eguagliato comunque il risultato di giugno, che rappresentava il secondo miglior risultato dal 2006.Continua quindi il trend di crescita dell’Europa, ma con una contrazione dovuta principalmente alle preoccupazioni legate alla diffusione della variante delta. Infatti, l’attività economica dell’eurozona di agosto ha continuato a espandersi a uno dei tassi più elevati degli ultimi due decenni. Il ritmo di crescita è stato solo lievemente indebolito dai diffusi ritardi sulla catena di distribuzione. Nell’articolo a firma di Ramiro Baldacci, si spiega che tra le maggiori economie europee, la Germania mostra un peggioramento del Pmi manifatturiero a 62,7 da 65,9 che rappresentava comunque il record degli ultimi ventitré anni (le stime degli analisti indicavano 65 punti). In calo anche i servizi a 61,5 da 61,8 (sopra il 61 atteso). Berlino ha continuato a guidare l’espansione, nonostante l’indebolimento della crescita dal record in 23 anni di luglio. Se l’incremento dei servizi è rallentato solo marginalmente rispetto al tasso record di luglio, nel manifatturiero si è registrato un indebolimento più elevato, dovuto principalmente ai disagi nella catena di distribuzione. In Francia, la manifattura si porta a 57,3 da 58 (in linea con il consensus) e i servizi a 56,4 da 56,8 (era atteso 57).


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