“I diritti civili e politici degli italiani residenti all’estero”: tema del terzo appuntamento preparatorio in vista della IV Conferenza Permanente Stato-Regioni-PA-Cgie

Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera, ha ricordato come oggi non ci siano più rapporti solo sentimentali tra estero e madrepatria: le comunità italiane hanno infatti un rapporto più diretto con il Paese per grado di interdipendenza. “Accanto ai flussi migratori classici e alla stabilizzazione della residenza oggi abbiamo una presenza nel mondo di cittadini che stanno magari solo momentaneamente fuori. Occorre poi un rapporto più organico nella rappresentanza che è un sistema a rete non essendoci un’unica forma: abbiamo infatti gli eletti all’estero, i Comites, il Cgie e presto ci sarà la Commissione bicamerale che avrà una composizione mista tra eletti in Italia e all’estero”, ha spiegato Fassino per il quale la rappresentanza va immaginata in questo modo non pretendendo che un solo soggetto possa rappresentare ogni istanza, bensì con una divisione di competenze ed evitando sovrapposizioni. “La riduzione dei parlamentari non è stata una decisione felice perché si innalza il rapporto tra eletto e cittadini da rappresentare, facendo divenire più difficile il rapporto tra un cittadino e il proprio collegio elettorale. C’è da colmare il rischio di una minore rappresentatività facendo funzionare meglio gli altri istituti”, ha concluso Fassino auspicando un raccordo tra Comites e parlamentari eletti all’estero.
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