Palermo - Tra cultura millenaria e dieta mediterranea, tra mar Tirreno e tradizioni popolari come le marionette dell'Opera dei Pupi, il capoluogo siciliano di Palermo è una perla imperdibile, la "Conca d'Oro" fondata dai fenici. Il sito è abitato sin dalla Preistoria, come dimostrano le grotte dell'Addaura, mentre il succedersi di numerose civiltà ha regalato alla città un prestigioso patrimonio artistico e architettonico: dai fenici ai greci, passando per cartaginesi, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi e spagnoli. Fu l'arrivo dei normanni a Palermo, con la conquista dell'isola dal 1098, che portò alla costruzione di numerosi edifici cristiani e al massimo splendore sotto il governo di Ruggero II. In primis il Palazzo dei Normanni inaugurato nel 1130, noto anche come Palazzo Reale, oggi sede dell'Assemblea regionale siciliana, la più antica assemblea parlamentare in attività del mondo, oltre ad essere uno dei patrimoni Unesco della città. Al primo piano del palazzo sorge la Cappella Palatina, una basilica in stile siculo-normanno, fatta consacrare nel 1140 da re Ruggero II. Tra le numerose architetture religiose, sono imperdibili la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, monumento nazionale di Chiesa cattolica completata nel 1136, la chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio del 1143, sede della parrocchia di San Nicolò dei Greci e nota come Martorana, la chiesa di San Cataldo, eretta nel XII secolo, e la Basilica Cattedrale Metropolitana Primaziale della Santa Vergine Maria Assunta, nota semplicemente come Duomo oppure Cattedrale di Palermo e costruita in vari momenti tra XII e XVIII secolo. Sono da vedere anche il palazzo della Zisa (dall'arabo "al-'Aziza", ovvero "la splendida") costruito nel 1165 e il ponte dell'Ammiraglio, un ponte a dodici arcate di epoca gotica visibile dall'attuale corso dei Mille a Palermo, costruito tra 1125 e 1131. Interessanti anche i Qanat, imponente opera di ingegneria idraulica nel sottosuolo della città. Il tutto racchiuso dentro imponenti mura difensive, già presenti nel periodo punico e successivamente ampliate dagli arabi e dai normanni. Palermo conserva anche vari mercati storici: i più caratteristici sono la Vucciria, Ballarò e Il Capo. Il Parco archeologico del Castellammare, invece, include i resti del castello-fortezza di epoca normanna, una necropoli islamica e i resti della Chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, quasi interamente rasa al suolo dai bombardamenti del 1943. Un particolare interesse ha il santuario di Santa Rosalia sito sul Monte Pellegrino, costruito nel 1626 in una grotta, già sede di un santuario dedicato alla divinità fenicia e cartaginese Tanit, e presunto luogo di ritrovamento del corpo di Santa Rosalia, patrona principale della città. Alla santa è dedicato l'evento più atteso dagli abitanti, la Festa di Santa Rosalia o "U fistinu", attiva fin dal 1624 e che si conclude ogni 14 luglio. Partecipano migliaia di persone, pronte a guardare la processione dei carri trionfali per il viale noto come Cassaro, con il finale della festa colorato dai giochi pirotecnici sul lungomare del Foro Italico. L'occasione è perfetta per assaggiare la cucina palermitana: caponata, pasta con le sarde, sarde a beccafico, arrosto panato, panino con la milza, "sfincione" (focaccia ripiena), cannoli e cassate. La bevanda tipica alcolica, invece, è l'Anice Unico Tutone. Il cuoco palermitano Francesco Procopio dei Coltelli è ritenuto il padre del gelato, uno dei dessert più consumati e noti al mondo. A Palermo hanno avuto origine anche la frutta martorana e più recentemente l'Iris, creata da un pasticcere palermitano nel 1901. Cibi che racchiudono l'anima siciliana.
COME ARRIVARE:
Palermo è servito da un aeroporto e da una stazione ferroviaria. In automobile da Messina (raggiunta con un traghetto da Villa San Giovanni): prendere A20/E90 in direzione di Viale Regione Siciliana Sud Est, uscire verso PA/Sciacca, prendere Via Ernesto Basile, Via Antonio Mongitore, Via Giardinaccio e Via Roma in direzione di Vicolo Paternò.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE:
Da vedere l'affascinante borgo di Bagheria. Vale la pena visitare anche il Monumento alla Strage di Capaci.
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