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La prima relazione sull’uguaglianza di genere nell’Ue


- La Commissione europea ha pubblicato ieri il primo monitoraggio regionale dell’uguaglianza di genere nell’UE. Il rapporto fornisce un quadro preciso delle regioni europee in cui le donne raggiungono risultati migliori e dove, invece, sono più svantaggiate. L’Italia è nella parte bassa di tutti gli indicatori.

“Ho il piacere di presentare questo lavoro innovativo per tracciare una mappa del soffitto di cristallo che ostacola le donne a livello regionale in Europa”, ha commentato la Commissaria per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira. “La relazione dimostra che c’è ancora molto lavoro da fare per aiutare le donne ad avere le stesse opportunità degli uomini. La Commissione continuerà a lavorare sodo per realizzare un’Europa che garantisca l’uguaglianza di genere”.

La relazione si basa su due indici sviluppati appositamente: uno sui risultati e uno sugli svantaggi delle donne. Indicano in quali regioni le donne stanno raggiungendo risultati migliori e in quali invece sono più svantaggiate rispetto agli uomini.

Secondo il documento, in media, nelle regioni più sviluppate le donne riescono a raggiungere risultati migliori e incontrano meno svantaggi; al contrario, la maggior parte delle donne che vivono in regioni meno sviluppate si trovano ad affrontare grandi sfide.

All’interno dei paesi, le donne che risiedono nelle regioni della capitale tendono a raggiungere risultati migliori e sono meno svantaggiate. In generale, le regioni in cui l’indice dei risultati delle donne è inferiore sono quelle con un prodotto interno lordo pro capite più basso, mentre nelle regioni in cui l’indice dei risultati è maggiore, lo è anche il livello di sviluppo umano. Infine, la qualità del governo è maggiore nelle regioni in cui le donne raggiungono risultati migliori.(aise)

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