Oggi più che mai, la società europea ha bisogno del contributo delle università e degli altri istituti di istruzione superiore. L'Europa deve affrontare sfide importanti, tra cui i cambiamenti climatici, la trasformazione digitale e l'invecchiamento della popolazione, proprio in un momento in cui è colpita dalla più grande crisi sanitaria mondiale degli ultimi cento anni e dalle sue ricadute economiche. Le università e l'intero settore dell'istruzione superiore si trovano in una posizione unica, al crocevia tra istruzione, ricerca e innovazione, per plasmare economie sostenibili e resilienti e rendere l'Unione europea più verde, inclusiva e digitale.
Le due nuove iniziative adottate ieri, 18 gennaio, una strategia europea per le università e una proposta della Commissione di raccomandazione del Consiglio su costruire ponti per un'efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell'istruzione superiore, sosterranno le università in questo sforzo.
“Università europee di eccellenza e inclusive sono una condizione e un fondamento dello stile di vita europeo - ha commentato Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo -. Favoriscono società aperte, democratiche ed eque come pure una crescita sostenuta, l'imprenditorialità, l'integrazione e l'occupazione. Con le nostre proposte odierne intendiamo portare la cooperazione transnazionale nel campo dell'istruzione superiore a un nuovo livello. Valori condivisi, una maggiore mobilità, una portata più ampia e sinergie per dare alla nostra istruzione superiore una dimensione realmente europea”.
“Le proposte adottate andranno a vantaggio dell'intero settore dell'istruzione superiore, in particolare dei nostri studenti, i quali hanno bisogno di campus transnazionali moderni che rendano facilmente accessibile la mobilità all'estero per consentire percorsi di studio ed esperienze realmente europei - ha aggiunto Mariya Gabriel, Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani -. Siamo pronti a unire le forze con gli Stati membri e gli istituti di istruzione superiore di tutta Europa. Insieme possiamo avvicinare l'istruzione, la ricerca e l'innovazione al servizio della società. Le alleanze delle università europee stanno aprendo la strada: entro la metà del 2024 il bilancio dell'UE sosterrà fino a 60 alleanze delle università europee, con oltre 500 università di tutta Europa”.
La strategia europea per le università
L'Europa ospita quasi 5 000 istituti di istruzione superiore, 17,5 milioni di studenti nell'istruzione terziaria, 1,35 milioni di docenti nell'istruzione terziaria e 1,17 milioni di ricercatori. Questa strategia intende sostenere tutte le università europee e permettere loro di adattarsi all'evoluzione delle condizioni, di prosperare e di contribuire alla resilienza e alla ripresa dell'Europa. Essa propone una serie di azioni importanti volte a sostenere le università europee nella realizzazione di quattro obiettivi: rafforzare la dimensione europea dell'istruzione superiore e della ricerca; consolidare il ruolo delle università quali centri di riferimento dello stile di vita europeo mediante azioni di sostegno incentrate sulle carriere in ambito accademico e nel settore della ricerca, sulla qualità e sulla pertinenza per competenze adeguate alle esigenze future, sulla diversità, sull'inclusione, sulle pratiche democratiche, sui diritti fondamentali e sui valori accademici; dare alle università gli strumenti per diventare agenti fondamentali di cambiamento nella duplice transizione verde e digitale; rafforzare le università quali motori del ruolo e della leadership dell'UE a livello mondiale.
Costruire ponti per un'efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell'istruzione superiore
La proposta della Commissione europea di raccomandazione del Consiglio intende consentire una cooperazione più stretta e approfondita fra gli istituti europei di istruzione superiore e agevolare l'attuazione di attività e programmi transnazionali congiunti nel campo dell'istruzione, che prevedano la messa in comune di capacità e risorse o il conferimento di diplomi comuni. Gli Stati membri sono invitati ad adottare misure e a creare le condizioni adeguate a livello nazionale per permettere tale cooperazione transnazionale più stretta e sostenibile come pure un'attuazione più efficace di attività congiunte nei settori dell'istruzione e della ricerca e degli strumenti dello spazio europeo dell'istruzione superiore (Bologna). La proposta faciliterà il flusso di conoscenze e creerà un legame più stretto tra istruzione, ricerca e comunità industriali innovative. L'obiettivo è specialmente quello di sostenere l'offerta di opportunità di apprendimento permanente di qualità elevata per tutti, con particolare attenzione alle abilità e alle competenze maggiormente richieste per far fronte alle attuali esigenze dell'economia e della società.
Realizzare gli obiettivi: quattro iniziative faro
La dimensione europea dell'istruzione superiore e della ricerca sarà rafforzata da quattro iniziative faro entro la metà del 2024: arrivare a 60 Università europee, coinvolgendo oltre 500 istituti di istruzione superiore, entro la metà del 2024, con un bilancio indicativo Erasmus+ pari a 1,1 miliardi di € per il periodo 2021-2027. L'obiettivo è sviluppare e stabilire una cooperazione strutturale, sostenibile e sistemica comune a lungo termine in materia di istruzione, ricerca e innovazione, istituendo campus interuniversitari europei in cui studenti, personale e ricercatori di tutte le parti d'Europa possano beneficiare agevolmente della mobilità e creare nuove conoscenze insieme, in una prospettiva che superi i confini tra paesi e discipline; lavorare all'elaborazione di uno statuto giuridico per le alleanze degli istituti di istruzione superiore che consenta a tali istituti di mettere in comune le loro risorse e capacità e i loro punti di forza, con un progetto pilota Erasmus+ a partire dal 2022; lavorare alla creazione di un diploma europeo comune per riconoscere il valore delle esperienze transnazionali nel titolo di istruzione superiore conseguito dagli studenti e ridurre la burocrazia per la realizzazione di programmi comuni; potenziare l'iniziativa relativa alla carta europea dello studente con l'introduzione di un identificativo univoco di studente europeo disponibile per tutti gli studenti in mobilità nel 2022 e per tutti gli studenti delle università d'Europa entro la metà del 2024, al fine di agevolare la mobilità a tutti i livelli. (aise)
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