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Fino al 12 novembre l’IIC di Belgrado ospita la mostra “La Selva e le Stelle” di Francesco Amorosino

Iniziativa per il settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri


BELGRADO – Fino a venerdì 12 novembre l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado ospita la mostra “La Selva e le Stelle” di Francesco Amorosino promossa nell’ambito del festival di fotografia Belgrade Photo Month e della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo, quest’anno intitolata “Dante, l’italiano”, e in occasione delle celebrazioni del settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante Alighieri.

In “La Selva e le Stelle” diversi progetti del fotografo italiano sono collegati al viaggio di Dante nell’aldilà. Il viaggio inizia all’Inferno con “Il Libro del Comando”, la storia della caccia alle streghe nel Nord Italia e del loro famoso libro di magia nera; si continua con le immagini cupe e spaventose dell’Index Librorum Prohibitorum, un progetto sui libri proibiti dalla Chiesa cattolica e si finisce con “Daìmon”, legato alla reincarnazione delle anime, che crea un ponte con la parte successiva. Il Purgatorio è un luogo sospeso di attesa e questa è esattamente l’atmosfera di “Nuovo Rinascimento”, in cui antiche chiese e palazzi sono inseriti in uno scenario surreale dove tutto è immobile. Il Paradiso è rappresentato da un’installazione site-specific, “Tutti gli angeli cadono”, dove le foto sono sospese nell’aria, in riferimento all’aspirazione umana all’elevazione, e da un’opera creata per questa mostra che rappresenta la fine del viaggio. Durante il percorso è possibile ascoltare le musiche realizzate per i progetti dal compositore Stefano G. Falcone e leggere citazioni dalla Divina Commedia.

Francesco Amorosino (1984), fotografo, artista ed educatore, vive e lavora a Roma dove ha creato il FotoStudio, uno spazio di ricerca dove si tengono mostre e corsi di formazione. Nei suoi lavori artistici indaga il modo in cui le persone percepiscono la realtà attraverso temi come la superstizione, la religione, la ricerca della libertà. Utilizza sia la fotografia analogica che quella digitale in un’ottica di ibridazione anche con altre forme d’arte come la musica, il video, la scultura. Nel 2016 ha vinto il Sony World Photography Award nella categoria Still Life. I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo e sono entrati in diverse collezioni private.

La mostra, a ingresso libero, è visitabile fino al 12 novembre, dal lunedì al giovedì dalle ore 10 alle 18 e il venerdì dalle 10 alle 15. (Inform)

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