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ANALISI SULL'ITALIA DA ITALIANI ALL'ESTERO

QUALE IL GRIPPAGGIO DEL SISTEMA ITALIA 
LA STRADA ITALIANA SBAGLIATA


La situazione del sistema Italia é in evoluzione negativa, da decenni.

Una società senza riferimenti chiari, senza paletti, senza binari, ma con tantissime zone grigie, era destinata a derapare a scivolare.

L’ Italia da qualche anno é stata messa in fondo alle classifiche europee sulla competitività. Per la libertà del commercio, ha perso terreno.

Confusioni, disorientamenti, grippaggi e emergenze diffuse. Sopraffazioni dei cittadini, frequenti, da parte delle istituzioni. Spiegabili con l’incapacità della società a gestirsi, con l’evidente necessità di riforme, ma quelle giuste per i cittadini e non a favore solo di alcuni poteri, che nessuno decide di fare, nonostante che alcuni politici l'abbiano chiesto con insistenza da anni.

I politici hanno una larga esperienza nel dire che faranno, ma esperienza ridotta nel fare veramente....

Succede anche in Italia qualcosa di simile a quanto successe in alcuni Paesi dell’Est, dopo la caduta del comunismo. Sono state infatti eliminate negli ultimi anni le fondamenta dell’ imperfetto patto sociale esistente, (i valori, le regole, i diritti dei cittadini) senza preoccuparsi di sostituirlo con uno nuovo.

La confusione é iniziata da tempo, in una società senza tessuto sociale, nella quale sono diffuse fra i politici strategie per la la conquista di potere nelle istituzioni pubbliche.

I cittadini non hanno fiducia nello stato, perché esso si mostra spesso incapace di funzionare, da tempo. La comunicazione è inefficiente (solo top to bottom).

Gli Italiani, per carattere congenito, si adattano. Ottima qualità per un commerciante, un market-manager, pessima qualità per un popolo, che rischia il degrado continuato. Chi vive in Italia, a furia di adattarsi, si é abituato alla confusione e all’incertezza, credendole inevitabili e dovute alla politica europea. Insuccessi e bloccaggi aumenteranno, se si lascia la società italiana deragliare nelle condizioni attuali, rassegnati.

Per capire la situazione sociale del Paese, il modo sicuro é guardarlo dall’Europa e dal resto del Mondo attraverso una visione non condizionata da mille problemi e più aperta come quella di noi ITALIANI ALL'ESTERO.

L’incapacità delle istituzioni di ottenere, in ambito sociale, risultati coerenti con le promesse annunciate, non sono una fatalità. Sono piuttosto una caratteristica particolare della società ove diversi poteri sono in conflitto. Sono conseguenze delle evoluzioni negative dei comportamenti di tanti cittadini, in assenza di valori positivi accettati da tutti, di coesione nazionale. Tre i fattori maggiori: corruzione, incapacità di gestione, doppiezza in tante situazioni sociali.

Gli Italiani non hanno mai avuto, dopo la guerra, una capacità di gestione eccellente per il Paese. Per cui il degrado è stato continuo. Sembra talvolta che si sia anche perduta la percezione dei propri diritti. In compenso, se ne parla, se ne parla, se ne parla......Ormai è evidente da tempo un “disastro della mentalità sociale”, definito da un osservatore “degrado antropologico”.

La chiave del problema sociale: gli Italiani non hanno tutti gli strumenti necessari per far funzionare le istituzioni e le grandi strutture (sociali e politiche). In compenso sprecano una buona parte delle loro energie e risorse per far fronte alle colpevoli emergenze e per le lotte fratricide di associazioni politiche, consorterie, cricche e clans, talora nascosti nell’ombra. Uno sport molto diffuso nelle istituzioni é l’infrazione della legge..... Sembra uno scenario di tipo latino-americano. L’origine del disastro è: l’Unità del popolo non è stata mai organizzata... Una buona verifica storica potrà dimostrarlo.

Gli espatriati che hanno vissuto in un Paese avanzato sono in grado di identificare i tarli che rodono sempre di più il tessuto sociale fatiscente. Tarli che trenta anni fa esistevano allo stato di larve ed ora sono vigorosamente cresciuti e si sono diffusi a tante province. Essi spingono la società a regredire perché le abitudini sociali, recentemente diffuse, promuovono il degrado e scoraggiano le vie del progresso.

La competitività italiana ha difficoltà a progredire. Gli ottimi imprenditori che abbiamo (tra i migliori d’Europa) sono presi nelle pastoie di un ambiente sociale degradato. Perdono competitività. Alcuni di loro si trasferiscono in un Paese che funziona. Italiani qualificati sono capaci di emergere in altri Paesi, dopo aver talvolta fatto un buco nell’acqua in Italia, come Guglielmo Marconi.

I nodi di una mentalità da Terzo Mondo sono venuti al pettine, la pubblica istruzione, ad esempio ha fallito.
L’ accelerazione del degrado é dovuta anche all’ incapacità sopravvenuta, della società italica, di avere strategie adeguate, ad analizzare e risolvere i problemi sociali, di far fronte al villaggio globale. La volontà di competere nel mondo in evoluzione del villaggio globale non potrà essere suffragata da risultati, nelle attuali condizioni sociali, in quanto i politici non lavorano per il Paese, per due ragioni : incompetenza e corruzione diffusa. Non credo si stata fatta nel Paese un’analisi seria sulle cause delle derive sociali per discutere le contromisure necessarie.

Il genio italico, che ha dato al mondo grandi opere e invenzioni, ha avuto una mutazione ed ha cambiato forma. Attualmente esso é negativo. Siamo capaci di ottime strategie per fregare qualcuno. Non ci interessa cercare una strategia per salvare la barca piena d’ acqua. Ma siamo spesso coinvolti nelle lotte quotidiane (legate alle nostre approssimazioni e improvvisazioni sociali) in un Paese cui è mancata un’educazione sociale seria, in cui non c’è una società nazionale unita, con strategia di Paese.

E infatti :

I valori paiono spariti dall’ Italia di oggi. Manca nelle istituzioni la responsabilità del proprio operato, l’impegno nel correggere errori, la punibilità dei responsabili di omissioni importanti e delitti gravi. La società italiana ha scelto invece un’ altro approccio: l’ impunità della delinquenza è diffusa, accoppiata al lassismo. Bastoni e carote non esistono più.

In una società che ha accettato nel sistema pubblico l’ omissione, l’ imperfezione, il menefreghismo, l’ approssimazione, l’ incapacità diffusa, i meccanismi dello stato non potranno mai funzionare. Esiste l’ incertezza del rapporto fra cittadino e stato, l’ incapacità della giustizia, l’ incertezza sulla capacità del parlamento di fornire ai cittadini strumenti funzionanti e soluzioni efficaci per i problemi sociali. Gli Italiani, invece di correggere i guasti, cercano un VIP potente che accetti di tirarli d’ impaccio, talvolta sono disposti a pagare.

I politici forniscono pero’ divertenti sceneggiate per nascondere i guasti che essi stessi hanno generato. La deviazione mentale/sociale é entrata nel DNA di troppi Italiani......

DA DOVE I PROBLEMI?
lo vedremo insieme.

MovimentoAIRE - ITALIANI ALL'ESTERO TV - Ulrico Reali - Mauro Torta

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