5 mag 2021

Libano: accordo tra l’Istituto Idrografico della Marina ed il Lebanese Navy Hydrographic Service

Italia – Libano: accordo tra l’Istituto Idrografico della Marina ed il Lebanese Navy Hydrographic Service
 


 
ROMA - L’Istituto Idrografico della Marina e il Lebanese Navy Hydrographic Service hanno siglato il 28 aprile scorso l’annesso tecnico per la co-produzione cartografica.
 
L’accordo sancisce l’inizio della produzione del primo piano cartografico libanese e rafforza la storica cooperazione tra i due Paesi, sugellata dalla firma, nel luglio 2020, del "Technical Arrangement tra i ministeri della Difesa italiano e libanese nel settore dell’idrografia, oceanografia e della cartografia nautica".
 
A firmare l’atto sono stati il capo di Stato Maggiore della Marina Libanese, Captain Commodore Haissam Dannaoui, e il Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina militare, ammiraglio Massimiliano Nannini.
 
Il Libano, entrato di recente quale membro della Organizzazione Idrografica Internazionale, non dispone ancora di una propria produzione di cartografia (cartacea e digitale). Le carte nautiche disponibili nell’area di pertinenza sono state sinora edite dagli enti cartografici di Francia e Regno Unito. Grazie al supporto dell’Istituto Idrografico della Marina, il servizio idrografico libanese ha potuto predisporre la realizzazione del primo piano cartografico nazionale, che vedrà, come primo prodotto, la realizzazione delle carte "Port of Beirut" e "Approach to Beirut" indispensabili per l’avvicinamento e l’ingresso in sicurezza nel porto della capitale libanese.
 
Si tratta, sottolinea la Marina, di un “importante risultato, reso possibile grazie anche al fatto che parte dei rilievi idrografici del fondale marino, impiegati per la produzione di queste due importanti carte nautiche, sono stati realizzati tra il 2018 e il 2019 da nave Magnaghi, unità maggiore idro-oceanografica della Marina Militare”.
 
Il consolidamento della neo-costituita capacità di produzione cartografica Libanese è stata resa più complessa a causa dalla deflagrazione dello scorso 4 agosto, che ha causato la distruzione di parte della strumentazione idrografica e cartografica già resa disponibile al servizio idrografico libanese.
 
Nell’ambito dell’operazione "Emergenza Cedri" a guida italiana, oltre agli aiuti forniti al governo ed alla popolazione libanese, è stato inviato un team dell’Istituto Idrografico della Marina Militare per supportare i colleghi libanesi a riacquisire la piena capacità idrografica e cartografica, consegnando parte della strumentazione andata distrutta ed effettuando una approfondita analisi dei danni ai locali dell’Ente.
 
Il restante materiale, giunto a Beirut nei giorni scorsi, è stato consegnato il 29 aprile alla Marina libanese nel corso di una sobria cerimonia presso la base navale di Beirut, alla presenza dell’ambasciatrice italiana in Libano, Nicoletta Bombardiere, del capo di Stato Maggiore della Marina Dannaoui, del direttore del servizio idrografico, commander Afif Ghait, dell’addetto per la Difesa in Libano, Colonnello Marco Zona e del direttore Nannini che, a conclusione della cerimonia, ha sottolineato come "la consegna del materiale rappresenti un momento particolarmente significativo nei rapporti tra la Marina Militare italiana e le Forze Armate Libanesi, perché permetterà al neo-costituito servizio idrografico libanese la piena ripresa della capacità operativa che era andata perduta durante l'esplosione. Da oggi si potrà dare avvio alla fase operativa della proficua ed intensa cooperazione tra i due Istituti in ambito cartografico. Tutto questo – ha sottolineato – si è potuto concretizzare grazie alla forte volontà del capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, nel portare a termine nel più breve tempo possibile questa importante attività". (aise)

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